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Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola

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La riserva.
La riserva naturale Pian di Spagna - Lago di Mezzola è un'area naturale protetta della Lombardia che comprende il lago di Mezzola e la zona tra questo ed il lago di Como detta Pian di Spagna veduta aerea del sito. Il Pian di Spagna è una pianura alluvionale, formatasi per l'apporto di materiale detrìtico da parte dei fiumi Adda e Mera.
La Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola è stata costituita con delibera del Consiglio Regionale n. 86 del 30/11/83: essa è stata istituita per assicurare nello spirito della convenzione di Ramsar (IRAN, 1971), l'ambiente idoneo alla sosta e alla nidificazione dell'avifauna migratoria, per tutelare e mantenere le caratteristiche naturali e paesaggistiche della zona umida. Essa si trova sul corridoio di migrazione dello Spluga, uno dei punti di più breve attraversamento dell'arco alpino. E' il crocevia di importanti rotte di migrazione ed ospita, durante il periodo di svernamento, diverse specie di uccelli legati alle zone umide. La riserva naturale è posta alla confluenza di due fra le più importanti valli della regione Lombardia: la Valtellina e la Valchiavenna. Si estende su un territorio da sempre conteso fra terraferma ed acqua; la peculiarità della sua posizione geografica rende l'area ricca di interessanti spunti di osservazione, sia dal punto di vista naturalistico che da quello storico-culturale.


Posizione geografica ed ambiente.
Il territorio della riserva, quasi completamente pianeggiante, è posto a circa 200 metri s.l.m. ed è compreso nei comuni di Sorico, Gera Lario, Dubino, Verceia e Novate Mezzola. I confini naturali della riserva sono: ad ovest il monte Berlinghera (Alpi Lepontine), a nord la Valchiavenna con il lago di Novate Mezzola, ad est le cime granitiche delle Alpi Retiche con il massiccio del Sasso Manduino, a sud con il lago di Como ed il monte Legnone (Prealpi Orobiche). La sua genesi è legata alla formazione del lago di Novate Mezzola ed a vicende geologiche che includono l'orogenesi alpina del Terziario e l'accumulo, più recente, di materiale di origine alluvionale, trasportato dal fiume Adda. Circa 12.000 anni fa il ritiro dei ghiacciai portava alla formazione del lago di Como, che a nord si addentrava in profondità nella Valchiavenna e giungeva sino all'attuale Samolago ("Summus Lacus"). Poi il processo di accumulo di depositi sul fondo del bacino lacustre originario ed il loro successivo affioramento ha portato alla creazione di tre corpi lacustri distinti: il lago di Como, il lago di Novate Mezzola ed infine il piccolo lago di Dascio posto fra i due precedenti. Gli interventi di recupero e bonifica di gran parte del territorio vennero effettuati dagli Austriaci nel corso del XIX ed ebbero come risultato la rettificazione dell'ultimo tratto del corso dell'Adda che si getta nel lago di Como tramite un letto creato artificialmente; è stato questa l'ultima opera fatta dagli Asburgo nel LombardoVeneto, prima della riunificazione italiana.

La flora.
Sono presenti popolamenti vegetali di diverse specie, ma che condividono lo stesso tipo di habitat; la vegetazione del Pian di Spagna è strettamente correlata alla presenza delle acque che durante le esondazioni rendono il terreno saturo d'acqua. Le varie componenti vegetali sopravvivono grazie ad adattamenti specifici che consentono di tollerare periodi di prolungata immersione e anossia dell'apparato radicale.
Alcune delle specie floristiche caratteristiche delle acque libere vivono ancorate al fondale, formando estese praterie sommerse e ondeggiando nelle colonna d'acqua grazie all'elasticità dei tessuti che compongono il fusto, fra le più note vi sono Potamogeton e Helodea canadensis.
Altre, invece, galleggiano sulla superficie dell'acqua e presentano foglie a lamina espansa: le più conosciute sono sicuramente la ninfea bianca (Nymphaea alba) e il nannufaro (Nuphar lutea) che in primavera ornano l'intero corso di alcuni canali a lento scorrimento. Il tipo di vegetazione caratteristico che si incontra passando dalle acque alle rive del Lago di Mezzola è, senza dubbio, il canneto. Esso è costituito quasi interamente da Phragmites australis, meglio conosciuta come 'cannuccia di palude': essa forma dei popolamenti molto fitti, in particolare lungo le sponde meridionali del lago di Novate Mezzola.
Procedendo dalle zone a canneto verso l'interno si rinvengono praterie igrofile principalmente costituite da specie del genere Carex, che assumono una diversa densità e conformazione in relazione alla durata e alla frequenza dei periodi di immersione; dai cespi rigogliosi e isolati fra loro costituiti da Carex elata, tipica delle aree in cui il ristagno idrico è molto frequente e abbondante, si passa ai prati meno lungamente sommersi, più omogenei e compatti, caratterizzati da Carex vesicaria, Carex acutiformis, Carex hirta e Carex distans.


La fauna.
La Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola è caratterizzata da vari ambienti: laghi, fiumi, torrenti, canali colatori, canaletti, stagni e pozzanghere, spiagge, aree urbane, zone coltivate attivamente (prato stabile, mais) zone poco coltivate (cariceti), zone di canneto qualche bosco o boschetto, filari, siepi e incolti. In ognuno di questi ambienti si possono osservare degli uccelli di specie spesso molto diverse.
Sui laghi si possono osservare generalmente varie specie di Anatre tuffatrici oppure Anatre di superficie, Cigni, Rallidi (Folaga), qualche rara anatra di mare (Orco Marino), Svassi, Strolaghe, Cormorani, Smerghi, Gabbiani e Mignattini; sui fiumi è facile osservare Anatre di superficie e tuffatrici, Cigni, Folaghe, Svassi, Cormorani, Gabbiani e Mignattini.
Sui torrenti sono comuni il Merlo acquaiolo, il Martin Pescatore e la Ballerina gialla, mentre sui canali colatori si osservano Anatre di Superfice, Rallidi e qualche Limicolo.
Le spiagge sono frequentate da Limicoli, Charadridae e Scolopacidae, Gabbiani e Cormorani.
I canneti sono l'habitat idoneo per Rallidi, Tarabusi, qualche rapace, Migliarini, Cinciarelle, Storni, Pendolini, Rondini, Topini e Anatre di superficie.
Filari e siepi offrono cibo ad Averle, Tordi, Fringuelli, Cornacchie, Cince, Picchi e Capinere.
Il primario e indiscutibile ruolo dell'area protetta, tuttavia, è quello di consentire a migliaia di uccelli di riposarsi e nutrirsi durante la migrazione sia primaverile che autunnale.
Vi è inoltre la presenza di un numero elevato di ungulati nel Pian di Spagna, come è stato evidenziato da un censimento effettuato due anni fa sul territorio dell'area protetta. I cervi stanziali sono una quindicina, che arrivano anche a 70 nel periodo autunnale e invernale.


Località storiche.
L'Alto Lario Occidentale è un territorio ricco di testimonianze storiche e artistiche che rientrano nel patrimonio culturale delle popolazioni locali: due dei tesori architettonici più preziosi ereditati dal passato sono, sicuramente, il tempietto romanico di S. Fedelino e il Forte di Fuentes.


I cinque percorsi che ho effettuato:
Il forte di Fuentes
L'argine dell'Adda
Percorso sud
Percorso nord
San Fedelino

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