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Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola


Percorso: Dascio - San Fedelino - Casenda

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La chiesetta di S. Fedelino sorge in prossimità del tratto finale dell'antica Strada Regina che, sin dal tempo dei Romani, collegava Milano con le regioni d'Oltralpe, attraverso i passi dello Spluga, del Settimo e del Maloja. Le origini dell'edificio risalgono al secolo X e la sua storia è strettamente correlata al martirio di S. Fedele.

Per questo treck ho utilizzato l'auto. Proveniendo da Colico ci si dirige verso Chiavenna, per poi prendere la SS402, via Regina, dal paese di Dubino; si supera il ponte del Passo e si gira immediatamente a destra sulla strada che costeggia il fiume Mera sino all'abitato di Dascio, dove è possibile parcheggiare. Si percorre la stradina sterrata in riva al fiume, dove è possibile ammirare cigni ed altri animali acquatici , ed ci si può documentare con dei cartelloni esplicativi . Comincio, poi, a salire, da una quota di 203 metri, lungo la via Bruga, seguendo le indicazioni per il tempietto di S. Fedelino, dato a 2 ore . Affisso su un vecchio lavatoio si trova il primo cartello giallo dell'Ersaf, con la denominazione del sentiero. Altri sono presenti nei principali snodi della lunga traversata. Proseguo oltre ed in breve arrivo al punto panoramico , dove è posto un tempietto dedicato ai caduti della guerra. Dopo un bel tratto con fondo in grisc (pietra arrotondata disposta con sapienti geometrie), si arriva ad un bivio, al quale si prende a destra (a sinistra si sale ad Albonico), seguendo le indicazioni del Sentiero del Giubileo 2000, nel quale, ora, mi immetto . Si procede sempre a mezzacosta, nel bosco, che di tanto in tanto si apre facendomi ammirare un paesaggio mozzafiato . La stradina continua in leggera salita  sino ad arrivare ad un bivio: a sinistra si sale ad Albonico, io prendo a destra sul sentiero life delle Alpi Retiche (Sentiero del Giubileo 2000, segue l'antico tracciato della Via Regina), palina segnavia  e si continua fino al piazzale di parcheggio delle Case Borzi 308 m. Qui la stradina lascia il posto ad un sentiero che subito scende su un ripido sentiero al ponticello sul rio dell'Acqua Bianca  ; poco oltre si incontra una seconda valletta (dell'Acqua Marcia)  con un ruscello che supero su un ponte in legno  , costruito a monte di analoga passerella che da l'impressiona di una totale mancanza di solidità. Si prosegue in salita  con ripidi tornantini che conducono ai resti di una cava di granito; si prosegue fra muretti a secco e ruderi di baite nel castagneto, sempre nel bosco  sino ad arrivare al culmine altimetrico 470 mt poco sotto il dosso del Brentaletto 532 mt. Uno sguardo verso il lontano Pian di Spagna  e poi si inizia la discesa, sino ad un bivio con due direzioni, si sceglie quella di destra che porta, passando per massi di granito instabili (resti di una cava) , al bel pianoro dove sorge l'oratorio di San Fedelino (mt. 200)  sito in prossimità del tratto finale dell'antica Strada Regina che, sin dal tempo dei Romani, collegava Milano con le regioni d'Oltralpe, attraverso i passi dello Spluga, del Settimo e del Maloja.
La spiaggia di San Fedelino o Golfo di San Fedelino è l'estermità nord del lago di Mezzola, nel comune di Sorico. Il lembo costiero fa parte della Riserva del Pian di Spagna ed è l'unica spiaggia del lago di Mezzola formata da sabbia naturale grazie all'apporto detritico del fiume Mera. Il tempietto romanico del X secolo è intitolato a San Fedele, valoroso soldato dell'imperatore d'Oriente Diocleziano e convertito al Cristianesimo; nel 286, venne decapitato per non aver rinnegato la sua fede: leggi la legenda. Edificato in pietra (nel luogo in cui poi avvenne il martirio) raccolta nelle montagne circostanti, gli archetti dell'abside e delle finestre in tufo del vicino Pian di Spagna, la base del tetto in lastre di Moltrasio con copertura in piode. La chiesetta ha due ingressi, uno sul lato sud e un altro quasi opposto sul lato nord, entrambi terminanti con arco a tutto sesto. La pianta è quasi quadrata e misura m. 3,42 per i lati nord e sud, m.3,46 per la facciata (ovest), m. 3,52 per il lato est dove si trova l'abside. L'illuminazione è affidata a due finestrelle, una nell'abside l'altra sul lato sud. Sia l'interno che l'esterno erano completamente coperti di affreschi. Scomparsi quelli esterni rimangono parti di quelli interni ora gravemente danneggiati dall'umidità e dalle traversie patite; purtroppo quel giorno la chiesetta non era aperta, e le immagini qui presenti si riferiscono solo all'esterno . Si prosegue ora sul sentiero pianeggiante che costeggia in parte il fiume Mera, e poi un ruscello , attraverso due valloni ingombri di materiale alluvionale e sempre nel bosco, si giunge ai resti della diroccata chiesa di San Giovanni all'Archetto  situata nei pressi di dove un tempo terminava il lago Lario (Summo Lacu); questo edificio storico è stato ripetutamente oggetto di interventi di restauro e ripristino ambientale, con operazioni di movimento terra per mantenere abbassato il piano campagna attorno alla chiesa  . Da qui su comoda strada sterrata   si raggiunge la strada provinciale per Casenda .

Avevo già visitato il tempietto di San Fedelino alcuni mesi prima (in primavera) con una gita del Centro Naturalisti Monzesi, ed il tragitto da Dascio sino al tempietto era stato fatto in barca sulle acque del fiume Mera e del lago di Novate Mezzola. Di seguito alcune immagini: .




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