E” una figura leggendaria della musica e del panismo, da tutti ritenuto il più grande pianista che abbia lasciato al disco le sue interpretazioni. Nato in Ucraina, crebbe ad Odessa, prevalentemente autodidatta imparò semplicemente suonando i capolavori del suo repertorio. La sua interpretazione del Clavicembalo ben temperato di J.S. Bach è la più importante mai registrata nella storia del disco; comunque io preferisco questo cd, con i “Quadri di una esposizione” di Moussorgsky una interpretazione gigantesca (superiore persino a quelle magistrali di Horowitz), di essa l’importante rivista americana High Fidelity Magazine fra l’altro scrive: “The greatest piano performance of the picture I have ever heard, on record or off”. Nel suo libro "Pianisti e Fortisti" Piero Rattalino nel capitolo dedicato a Richter scrive: " Quanti possono stare al suo livello? Quanti sono i suoi pari in tutta la storia dell'interpretazione pianistica? A costo di sembrare fanaticamente iperselettivo, due soli nomi mi vengono a mente: Franz Liszt e Ferruccio Busoni.