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autunno in Val Gerola - Lago Zancone

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Introduzione - Il Lago Zancone è uno dei tre laghi naturali presenti in alta Val Gerola, oltre a esso gli altri sono il Lago Rotondo e il Lago Piazzotti (che a ben vedere però si trova in alta Val Brembana, sul versante bergamasco delle Orobie). Vi sono anche tre laghi artificiali: il Lago di Trona, il Lago dell'Inferno e il Lago di Pescegallo, quest'ultimo spostato ad est rispetto agli altri citati. L’escursione si svolge tutta su sentieri battuti e segnalati, il tracciato è evidente e i segnavia (rosso-bianco-rosso) risultano attualmente ben visibili. La difficoltà viene generalmente indicata come E.
accesso stradale: Per chi viene da sud e percorre la SS36, al trivio di Fuentes imbocca la SS38 per Sondrio/Bormio. A Morbegno si prende a destra la SS 405 della Val Gerola e la si percorre per circa 20 km. Si transita da Gerola Alta che è uno dei centri orobici più conosciuti e belli, posta, com’è, fra alta e bassa valle, a 1050 metri, rappresenta il baricentro della Valle del Bitto di Gerola, la più occidentale delle due grandi e celeberrime valli del Bitto (l’altra è quella di Albaredo). E si arriva a Pescegallo (1454 mt.) ove la strada termina in un ampio piazzale asfaltato, dove si parcheggia .


mappa
Dal piazzale del parcheggio (1454 mt) ci si dirige, lungo un'ampia strada sterrata, verso una baita visibile un centinaio di metri al di là della stazione di partenza della seggiovia. La si percorre potendo ammirare il foliage autunnale . Poco prima della baita un cartello indicatore indirizza lungo il sentiero che penetra nell'abetaia. si imbocca sulla sinistra su un sentiero evidente e battuto che sale nel bosco (segnavia rosso-bianco-rosso) con alcuni tratti ripidi . Il bosco è piacevole e profumato, la vegetazione qui ricorda già quella d’alta montagna e siamo di fatto ormai oltre i 1500 metri! Queste zone sono ottime anche per chi, nella giusta stagione, ama cercare i funghi. Ignorando alcune deviazioni minori, si raggiunge un bivio (i segnavia indicano a sinistra con il sentiero 144: Sentiero dell'Homo Selvadego, Rifugio Benigni e ore 1.50; diritto con il sentiero 148: Valle Tronella, Lago di Trona a ore 1.10, Rifugio Trona Soliva a ore 2, Lago Rotondo a ore 2.40) sotto la baita del Dossetto (1580 mt) ; ignorata la deviazione a sinistra si procede aggirando il costone erboso e si entra nel cuore della selvaggia Val Tronella. Si procede quasi in piano  , il sentierino (segnavia n. 8) sale a sinistra in direzione del Rifugio Benigni (cartello indicatore) e si raggiunge un bel pulpito panoramico  con baita e fontana (1615 mt). Poi si riprende a salire e si rientra nel bosco e si cammina sopra delle rocce lisce , si sbuca in una valletta con diversi massi; se ne esce verso destra e si attraversa alcuni ruscelli e pozze d'acqua  ; questo tratto del percorso è dominato dagli edifici rocciosi del Pizzo Tronella, del gruppo di Mezzaluna e dei Denti della Vecchia  . Con poca pendenza si passa tra dei barech (recinti per gli animali costruiti con muretti a secco) e i ruderi di alcuni baitelli ; si sale ora ripidi con il sentiero che procede a zig-zag, è questa la parte più faticosa del tracciato , e si arriva ad un bivio, dove da sx confluisce il sentiero che porta al Rifugio Cesare Benigni. Si continu sulla dx con minor pendenza ; con un sentiero pianeggiante si solcano i pendii orientali del Pizzo di Mezzodì , si cammina verso nord e all'orizzonte si staglia il granito della Val Msino e il Monte Disgrazia (3678 mt)   , e si giunge ad una pozza (1845 mt) adagiata nella depressione formata dal cocuzzolo boscoso del Piich che si protende verso nord  . Ora il sentiero, con una curva a "U", cambia nettamente direzione, volgendo a sinistra: percorriamo, quindi, un lungo tratto sostanzialmente pianeggiante verso sud-ovest , si entra nella Valle della Pietra solcando, le pendici occidentali del Pizzo di Mezzodì  ; si procede lungo il sentiero, inizialmente nel bosco poi fra una colata di pietre  , a destra è visibile la traccia che da Laveggiolo sale al Rifugio FALK, passando per il Rifugio Trona Soliva  . Si continua quasi in piano, poi in leggera salita si arriva ad una insellatura   dove si trova un bivio con indicazioni: a sinistra per il Lago Zancone, dritto per il Lago di Trona . Si percorre una traccia che taglia la pietraia occidentale del Pizzo Tronella, si passa accanto ad un grande ometto, sulla nostra destra è visibile il bacino del Lago di Trona  . Arrivati a un bivio, si scende a dx, mentre continuando diritto si procede a mezzacosta verso il Lago Rotondo (a questa pagina l'itinerario). Si scende attorniati dai massi, uno dei quali è enorme, raggiungendo la sponda nordorientale del lago (1856 mt) .
Arrivati al lago si trova il ruscello emissario che con cascatelle scende ad alimentare il sottostante bacino artificiale del Lago di Trona  ; il Lago Zancone è bellissimo, le sponde in gran parte erbose sono ricche di fiori (primavera/estate). L'acqua del Lago Zancone è limpidissima e presenta uno smagliante color celeste-chiaro, a volte blu intenso oppure verde cupo, colori vivaci e trasparenti   .
Alcune foto scattate sulla via del ritorno .




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