profilo - la mia attività: webmaster, grafica, fotoritocco
siti web: tipi di sito realizzabili, motori di ricerca, pubblicazione, assistenza, implementazioni, etc.
ti spiego che cos'è il web-hosting
in questa pagina ti mostro i principali siti che ho realizzato, con una descrizione ed il link per visitarli
menu della sezione del sito dedicata alla fotografia
photoshop: la camera oscura digitale; download manuali
galleria fotografica: foto realizzate nel tempo libero, e per il web
vai alla home
in questa pagina mi presento
ti spiego come puoi contattarmi
rispondo alle domande più frequenti che mi fate
indietro

Augusto Capra: webmaster - grafica - fotoritocco


La fotografia cristallizza un attimo facendolo diventare eterno.


Fotocamera digitale

reflex digitale Canon EOS-1Ds, il topI concetti ed il funzionamento di una fotocamera digitale sono in gran parte uguali a quelli delle fotocamere analogiche, vi sono comunque alcune rilevanti differenze che è meglio conoscere.
Una fotocamera digitale è una macchina fotografica che utilizza, al posto della pellicola fotosensibile, un sensore (CCD, CMOS) in grado di catturare la luce dell'immagine e trasformarla in un segnale elettrico di tipo analogico. Gli impulsi elettrici vengono convertiti in digitale da un convertitore A/D nel chip di elaborazione (micro processore) e trasformati in un flusso di dati digitali (che definiscono l'immagine) atti ad essere immagazzinati in un supporto di memoria.

In questa videata tratteremo di tutti i componenti di una fotocamera digitale, non presenti nelle fotocamere analogiche.

Il sensore è il dispositivo che sostituisce la pellicola per la cattura della luce proveniente dall'obiettivo, può essere CCD, oppure C-MOS: è un mosaico di milioni di pixel, disposti uno accanto all’altro in file e colonne. Sempre comunque si tratta di dispositivi formati da elementi fotosensibili a semiconduttori in grado di trasformare un segnale luminoso in un segnale elettrico analogico. La quantità di fotodiodi presenti sul sensore determina la risoluzione dello stesso (mentre per le pellicole la risoluzione è data dalla finezza della grana). E' assolutamente necessario precisare che una più elevata risoluzione del sensore non significa (automaticamente) una maggior qualità dell'immagine, in quanto essa (a parità di tutte gli altri parametri esterni al sensore) è principalmente influenzata dalla quantità di fotodiodi per unità di superfice: per approfondire fai click quì. Da ciò si evince che affermare 5 Mpx o 8 Mpx non fornisce alcuna indicazione per valutare la qualità del sensore, è assolutamente necessario considerare in numero di pixel (fotodiodi) presenti, ad esempio, su ogni cm2 del sensore. Per esempio un sensore con superfice di 1 cm2 e 5 Mpx potrà ospitare fotodiodi di maggior grandezza rispetto ad un sensore di uguale superfice, ma con 8 Mpx; fotodiodi con superfice maggiore riescono a catturare, nell'unita di tempo, una maggior quantità di luce.
Una maggior quantità di luce significa un miglior rapporto segnale/rumore (possibilità di scattare con tempi brevi e poi amplificare elettricamente il segnale) ed una maggior gamma dinamica (possibilità di avere una maggior abilità nella riproduzione dei dettagli alle basse ed alte luci).
Formato immagine e dimensione dei sensori. Se si escludono i dorsi digitali ed i banchi ottici digitali (delle macchine professionali), abbiamo principalmente due formati:

le dimensioni dei sensori sono le seguenti:formato e dimensioni reali dei sensori

Convertitore analogico/digitale converte la corrente generata dal fotodiodo (dopo una oppportuna amplificazione) in numeri. La conversione analogico-digitale è un procedimento che associa ad un segnale analogico (tempo continuo e valori continui) un segnale numerico (tempo discontinuo e valori discontinui). Questo procedimento, oggi è effettuato esclusivamente tramite circuiti integrati dedicati, o circuiti ibridi. L'idea che sta alla base della digitalizzazione è la seguente: qualsiasi grandezza fisica di interesse (tensione, corrente, pressione, velocità...) viene misurata e il valore della sua misura codificato come numero binario; se la grandezza assume diversi valori nel tempo, essa sarà misurata a intervalli regolari, dando luogo ad una sequenza di numeri. Tutto ciò trova molte applicazioni nella nostra era: dalla musica alla fotografia agli strumenti di misura, etc.

Il monitor LCD è con il mirino il congegno che permette di vedere ciò che si vuole fotografare. Un rapido escursus sul mirino che può essere di due tipi: ottico o elettronico. Quello ottico (presente nelle reflex) assicura un'ottima visione della scena; la qualità della visione con il mirino elettronico dipende molto dalla sua risoluzione (quantità di pixel che lo compongono) che, purtroppo, nelle fotocamere compatte e bridge è piuttosto scadente, è molto bassa, per cui diventa praticamente inusabile.
display LCD della Pentax K20DIl display LCD viene osservato ad una certa distanza, spesso a braccio teso, e quindi occupa un minor angolo visuale; richiede quindi una risoluzione minore. Però l'occhio vede la scena da fotografare in mezzo all'ambiente e questo può disturbare in misura più o meno rilevante; il caso peggiore si ha con il sole (o una forte luce) alle spalle, l'immagine del monitor può diventare illeggibile. Molte fotocamere hanno un monitor LCD basculabile che può essere cioé ruotato su uno o due assi; questo consente di inquadrare la scena anche in situazioni proibitive per il mirino (elettronico o reflex che sia); per esempio quando si fotografa su cavalletto oppure quando si vuole fotografare una scena nascosta dietro un ostacolo come una fitta schiera di spettatori in piedi; in questo caso basta sollevare la fotocamera con il monitor inclinato e insomma si riesce a vedere anche oltre i muri (purché non troppo alti!). Si deve rilevare che esso consuma parecchia energia, per cui quasi tutte le fotocamere prevedono la possibilità del suo spegnimento.
Il display LCD svolge anche un'altra importantissima funzione, e cioè quella di visualizzare subito dopo lo scatto la foto e far vedere come è venuta. Se è venuta male, la si potrà cancellare (liberando spazio in memoria) e rifarla subito, senza che l'occasione della fotografia svanisca. Oltre che per visualizzare le foto, il display LCD permette di leggere informazioni sullo stato della fotocamera (scatti rimanenti, livello delle batterie, etc.) e di muoversi nei menu di configurazione (tempo di esposizione, regolazione del diaframma, correzione dei colori in base alla luce ambientale, etc).

La scheda di memoria si utilizza nella fotocamera digitale per archiviare le immagini che sono state digitalizzate ed elaborate dal processore della nostra fotocamera (come avviene per gli HD del pc o per le chiavette USB). I formati maggiormente diffusi delle schede di memoria rimovibili sono il compactflash, memorystick, microdrive, secure digital (SD), mini-SD, Smartmedia e Xd; alcuni di questi formati stanno scomparendo, le schede secure digital sono le più utilizzate. Dalla capienza della scheda (generalmente espressa in Mbyte) dipende la quantità di scatti registrabili (oltre che dal tipo di file che facciamo generare alla fotocamera: non compresso, compresso e con quale grado di compressione). Quando la memoria di una scheda è piena non è più possibile scattare foto, per cui esse devono essere trasferite su pc: si devono avere schede di scorta se ciò non è possibile. La continua diminuzione dei costi permette ormai l'acquisto di schede capienti, ad oggi (2015) non è consigliabile procurarsi schede al disotto di 8 Gbyte. A causa delle dimensioni sempre superiori dei files immagini, la velocità di memorizzazione o di scrittura sulla scheda di memoria è diventata un criterio al quale anche gli utenti meno esperti del settore devono prestare attenzione durante l'acquisto dei dispositivi; dalla velocità di immagazzinameto dei files immagine dipende anche la corretta esecuzione degli scatti a raffica delle più veloci fotocamere reflex.

La batteria ha lo scopo di fornire energia elettrica alla fotocamera; fondamentalmente le batterie si possono dividere in due grandi categorie: le usa-e-getta e le ricaricabili. Le macchine fotografiche digitali sono sempre più assetate di energia elettrica, ed inoltre sono assulutamente inutilizzabili senza batteria (contrariamente alle reflex anni '60, in quel caso una piccola batteria a cialda alimentava solo l'esposimetro, per cui si scattava sempre anche senza di essa poichè l'otturatore era meccanico). Le batterie possono essere a stilo (il formato normale che si utilizza in molteplici applicazioni), oppure essere di formato proprietario, cioè studiate e realizzate ad hoc per un modello determinato di fotocamera; in quest'ultimo caso con la batteria viene fornito anche un caricatore. Poiché la circuiteria di ricarica è complessa, fate attenzione alle copie contraffatte che circolano sul mercato, potrebbero essere carenti di alcuni dispositive di sicurezza e magari potrebbero far esplodere la batteria in ricarica. Per questo non comprate carica/batterie “universali” per le vostre fotocamere, usate solo componenti originali. E' sempre altamente consigliabile (per le batterie a formato proprietario) acquistarne una di scorta.


Fotografia digitale: ma adesso siamo fotografi più bravi?
Dovremmo rispondere: in parte è vero; ma non è sempre vero. Possiamo scattare più foto, e questo ci aiuta, ci siamo abituati a scattare foto di vita quotidiana (cosa che prima meno fotografi dilettanti facevano e quando lo facevano tendevano a farlo al risparmio), per cui riusciamo a cogliere ambienti, situazioni circostanze molto ricche di significato. Per contro molto spesso siamo presi dalla tecnologia, e dimentichiamo di dover raccontare qualche cosa con una foto, altrimenti quella foto è inutile, anche se tecnicamente perfetta.

mappa del sito
Valid XHTML 1.0 Transitional Valid CSS
pagina delle informazioni su di me il mio curriculum i miei hobby sezione del sito dedicata al trekking ed alla montagna in particolare pagina dedicata alla musica
 
 
menu della sezione del sito dedicata alla fotografia



chiudi menu