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La Valle di Fex (Engadina)

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Dopo le molte uscite fatte con il CAI di Vimercate, a gennaio ed inizio febbraio 2010, dedicate prevalentemete allo sci di fondo, mi unisco all'allegra comitiva di Sentierando per una meta che avevo in programma già dallo scorso anno, e poi per motivi vari non ero riuscito ad effettuare.
Gradevole, classica ciaspolata engadinese, alla portata di tutti; andiamo alla scoperta di una piacevolissima valle laterale dell'Engadina, che dall'imbocco a Sils-Maria si innalza con rilassata gradualità fino a chiudersi sotto le aspre pareti di montagne che superano i 3.000 metri. La valle è allegramente popolata di case, immacolate pensioncine, stalle, fattorie adagiate sugli ampi pianori o raggruppate nei piccoli borghi disseminati lungo il percorso: Platta, Crasta (con la bella chiesetta del '500), Muot, Curtins. Numerosi i punti di ristoro, dunque anche possibilità di riparo in caso di tempo ostile o grande freddo (noi spartani non ne approffiteremo). Friedrich Nietzsche trascorse tra il 1881 ed il 1888 lunghi periodi di villeggiatura a Sils, e proprio qui scrisse una delle sue opere più conosciute: "Così parlò Zarathustra".
Quando arriviamo in Engadina il termometro esterno della macchina segna -15°, io non vorrei scendere, rabbrividisco al solo vedere il panorama ghiacciato ; ma mi tocca.... Semi congelati ci cambiamo, calziamo le racchette da neve e siamo pronti per partire...... Costeggiamo la strada cantonale dal percheggio sino al ponte che immette nell'abitato di Baselgia . Attraversato il paese arriviamo sul lago ghiacciato di Segl, calziamo le ciaspole e lo attraversiamo . Siamo ora all'imbocco della valle di Fex, è possibile entrare in valle seguendo diversi itinerari, noi ne scegliamo uno che si sviluppa sul versante sud, ed in breve tempo superiamo il modesto dislivello di accesso alla valle stessa . Proseguiamo inoltrandoci in un bosco , senza seguire una traccia, ma aprendoci la via in neve fresca, sino ad una discesa  (evidabile con un lungo giro) seguita da una salita; si prosegue per un breve tratto e ci ritroviamo nei pressi del villaggio di Platta  dove ci si apre finalmente la visuale sull'intera valle. Percorriamo ora un lungo tratto pianeggiante, inizialmente all'aperto , poi nel bosco  sino ad arrivare ad una solitaria baita . Lasciata la baita si prosegue, inizialmente a mezzacosta al limiare del bosco , una breve sosta per permettere di calzare meglio le ciaspole ad un componente del gruppo  per poi scendere sul paese di Muot . Superato il villaggio si prosegue inizialmente costeggiando la pista da sci di fondo per poi risalire in un bosco a mezzacosta sul lato sud della valle . Alla fine del bosco scendiamo sul fondovalle  ed attraversiamo il fiume su un ponte per portarci sul lato destro idrografico della valle. Procediamo lungo la pista da sci di fondo  , e passiamo accanto al villaggio di Curtins . Proseguiamo verso Chalcais per la sosta ed il pranzo, il paesaggio si fa più aperto e sullo sfondo la valle è chiusa da imponenti montagne e ghiacciai  . Di qui è possibile proseguire, passando sull'altro lato del torrente (ponticello) per raggiungere il Plan Vadret (Piano della Vedretta), anfiteatro glaciale dove si trova anche un piccolo ristoro. Su uno spiazzo accanto l'Hotel Fex, situato in panoramica posizione a fianco di un'alta parete rocciosa, consumiamo un breve spuntino ed alla fine vin brulè offerto da Augusto ed un sorso di genepi offerto da Adriano .
Il ritorno avviene sul lato destro idrografico, percorriamo le pendici a mezza costa, con Paolo che fa da apripista , a fondovalle alcune baite , sulla nostra destra alte montagne con cascate di ghiaccio . Con una ripida  discesa ci portiamo a fondovalle ed attraversiamo il torrente su un ponte, ed in breve raggiungiamo il villaggio di platta , poi si prosegue per arrivare al parcheggio delle macchine, non senza aver ammirato il sole basso sul lago .




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