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Valbregaglia - dalle cascate gemelle dell'Acqua Fraggia al paesino di Savogno, e a Dasile


Le cascate dell'Acqua Fraggia, il cui nome di origine latina Acqua Fracta, cioè acqua spezzata da cascate, dal 1984 sono state dichiarate "Monumento Naturale" dalla regione Lombardia. Site nel comune di Piuro in Valchiavenna, hanno origine dal Pizzo Lago a quota 3050 metri, dove nasce il torrente Acqua Fraggia, che dopo aver dato vita ad un lago nell’ampia conca sospesa formata dall'antico ghiacciaio laterale dell’Alpigia, supera un dislivello di 1800 metri con vari balzi; gli ultimi salti formano una doppia cascata che si può ammirare dal fondovalle, presso l’abitato di Borgonuovo di Piuro, dove il torrente si getta nel fiume Mera.
Uscita con la fedele amica Daniele, che effettuiamo con mezzi pubblici: da Nesso a Bellaggio in auto, traghetto Bellaggio-Varenna e poi treno sino a Chiavenna. A questo punto c'erano due possibilità, autobus sino a Piuro oppure pista ciclo-pedonale: noi optiamo per quest'ultima . Arrivati alla frazione Sarlone ai piedi della cascata ci fermiamo un attimo per ammirare la scena: una doppia cascata a due salti, per un totale di 170 mt. sul gradino di roccia che costituisce la soglia di accesso alla valle dell’Acquafraggia; uno spettacolo maestoso che impressionò già il grande Leonardo da Vinci, ne ammirò la bellezza selvaggia e le menzionò nel suo "Codice Atlantico. Per salire abbiamo due possibilità: la mulattiere di 2886 gradini, oppure il sentiero panoramico delle cascate, noi scegliamo quest'ultimo, ripido tracciato attrezzato con corde metalliche, parapetti e scalini che sale fiancheggiando le cascate, esso consente un incontro ravvicinato con le cascate, di contro in alcuni punti è molto ripido. Ad un cartello esplicativo prendiamo a sinistra, l'inizio è pianeggiante, ma poi, scavalcato un ruscelletto, si incomincia a salire , di tanto in tanto incontriamo scalinate  che ci fanno guadagnare quota rapidamente; si sale senza troppa fatica all'ombre della vegetazione di un bosco di castagni, nel cui sottobosco si mostrano, qua e là, infioriture . Arrivati ad un bivio, prendiamo a sinistra un sentiero pianeggiante , ed in breve arriviamo ad un primo terrazzo panoramico, che mostra il primo salto della cascata che si infrange su un risalto roccioso e poi continua a precipitare a fondovalle . Torniamo sui nostri passi e riprendiamo la salita, dapprima su una lunga scalinata in cemento  e poi si entra in una stretta gola rocciosa , dove due scale metalliche ci aiutano a raggiungere il secondo punto panoramico . In breve arriviamo al secondo belvedere, le acque del torrente indugiano un momento in una grande conca di acqua limpida prima di precipitare al di sotto in due rivoli di uguale portata . Qui inizia la valle dell'Acqua Fraggia, 170 mt. circa sopra il fondovalle della Valbregaglia, un breve snack e poi riprendiamo a camminare, si continua a salire su scalinate   sempre abbastanza vicino al torrente ; poi si traversa verso destra, è questo un tratto un po' esposto , ma che ci offre un bel panorama sul granito della Val Bregaglia/Masino  . Continuiamo nel bosco  , ed in breve, dopo aver superato un traballante ponticello, raggiungiamo la mulattiera a gradoni che sale da Borgonuovo  , sino ad arrivare ad una croce in legno , e poi ad un bivio, su un masso viene senalato la via per Dasile a sinistra , noi prendiamo a destra e continuiamo a salire per un breve tratto  

Savogno (932 mt)
Il villaggio, mai toccato da strade, sta lassù, a 932 metri d’altezza su un balcone naturale che guarda la porzione italiana della Val Bregaglia, a due passi da Chiavenna; le alte case in pietra con i loggiati in legno, la bella chiesa parrocchiale, le stalle, il torchio per l’uva, le fontane, il forno per il pane; le sue viuzze offrono scorci architettonici e panoramici molto interessanti. Il paesino, abitato stabilmente sino alla fine degli anni '50 del secolo scorso, è ora disabitato, ma questo borgo si sta rivitalizzando, anche grazie all'apertura di un rifugio funzionante tutti i week-end dell'anno e gestito in modo intelligente. Ristrutturando la vecchia scuola elementare, è stata ricavata una struttura accogliente e confortevole, una via di mezzo tra l'albergo e il rifugio vero e proprio; in estate, sono decine le famiglie che ritornano a vivere le case dei propri avi, fosse solo per un giorno o per una settimana. Visitiamo il paesino e sostiamo sul sagrato della chiesa, sostenuto da un poderoso muro in pietra; consacrata nel 1465 conserva il campanile originario: la vista spazia dalla sottostante Valbregaglia sino alle granitiche vette dello Sciora .

Dopo un breve spuntino iniziamo la discesa, lungo la mulattiera  , ignoriamo la deviazione per il sentiero panoramico e proseguiamo fino alla località Stalle di Savogno; durante la discesa si gode di splendide visioni sul fondovalle . Si resta subito stupiti dalla perfezione del tracciato, spesso affiancato da muri di sostegno e di contenimento eretti a secco, nonché dai possenti terrazzamenti che lo circondano, realizzati un tempo per ottenere superfici coltivabili a foraggio, cereali e vite e oggi completamente rimboschiti. Continuiamo a scendere lungo la mulattiera , ed in breve arriviamo ai piedi della cascata , imbocchiamo la pista ciclopedonale e rientriamo a Chiavenna, non prima di aver dato un ultimo sguardo al paese da poco visitato .

Dasile (1050 mt)
E' un paesino per certi aspetti gemello rispetto a Savogno. Si parte dalle cascate dell'Acqua Fraggia  e si sale per il sentiero panoramico, con belle viste sulla cascata (vedi sopra). Arrivati al bivio per Savogno (indicazioni  ) si prosegue diritti, lasciando le case di Savogno in alto sulla nostra destra. Oppure si raggiunge Savogno e lo si attraversa, verso sinistra, si passa davanti al rifugio omonimo, si oltrepassa il cimitero, l'antica segheria ad acqua e la piccola centralina che fornisce tuttora l'illuminazione a Savogno e a Dasile, si imbocca la mulattiera che conduce a quest'ultima località  ). Si attraversa un ponte sul torrente  , poi si riprende la salita nel bosco con il sentiero che prosegue in costa  e, in pochi minuti, si guadagna il poggio panoramico sul quale sorge Dasile. Girando fra le viuzze del paesino si ha l'impressione di modestia rispetto a quelle di Savogno . La discesa per il medesimo itinerario di salita.




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